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App Immuni, tra tutela della privacy e bene comune

Un rapporto dell'Istituto Superiore di Sanità si sofferma sulla protezione dei dati personali durante l'emergenza Covid-19, con particolare riferimento alle preoccupazioni sulla tutela della privacy che riguardano l'uso dell'App Immuni.

Nel rapporto viene indicato che la normativa ha recepito l'indirizzo offerto dall'Autorità Garante e dal Comitato europeo per la protezione dei dati, sulla "necessaria volontarietà dell'utilizzo dell'applicazione". La mancata adesione al sistema difatti non comporta alcuna conseguenza pregiudizievole.

Prima dell'attivazione di Immuni, gli utenti ricevono informazioni chiare e trasparenti al fine di raggiungere una piena consapevolezza sulle finalità, sulle operazioni di trattamento, sui tempi di conservazione dei dati e sulle tecniche di pseudonimizzazione utilizzate.

A tal proposito va specificato che il sistema che permette di allertare i contatti è basato sul trattamento di dati di prossimità dei dispositivi, resi anonimi oppure, ove ciò non sia possibile, pseudonimizzati, ovvero non possono più essere attribuiti a un soggetto specifico. È esclusa, in ogni caso la geolocalizzazione dei singoli utenti.

Si ricorda poi che il titolare del trattamento dei dati è il Ministero della Salute e che i dati raccolti (che sono solo quelli strettamente necessari) non possono essere trattati per finalità diverse da quelle indicate dall'articolo 6 del DL 28/2020.

Il trattamento dei relativi dati viene "interrotto alla data di cessazione dello stato di emergenza disposta per il 31 luglio 2020 – e comunque non oltre il 31 dicembre 2020.

"L'App, insieme ai tamponi e ai test sierologici, è uno strumento utile per contenere la diffusione del virus, anche se l'efficienza del contributo che quest'app può fornire alla gestione della pandemia dipende da molteplici fattori", primo dei quali la percentuale delle persone che installeranno l'applicazione stessa – continua il Rapporto ISS.

In definitiva: "la tutela della salute, individuale e collettiva, e il principio di solidarietà dovrebbero essere il perno del sistema in grado di abbattere le 'resistenze' per il bene comune".

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